lunedì 26 maggio 2014



CELLULARE



"I primi cellulari apparvero sulle nostre strade, ancora pavimentate con ciottoli, insieme ai primi autocarri.
Erano mal molleggiati, scotevano parecchio, ma anche i detenuti no erano più di vetro.
In compenso già nel 1927 l'ermeticità era perfetta: non una fessura, non una lampadina elettrica dentro, impossibile respirare o vedere.
Già allora i cellulari si riempivano fino al limite con uomini in piedi.
Non che fosse stato pensato apposta, mancavano le ruote.
[...] All'interno il cellulare può essere una semplice cabina corazzata, vuota.
Può anche avere delle panche lungo le pareti. non è affatto più comodo, anzi: vi spingono tanta gente quanta ne entra stando ritta, come bagaglio, cassa su cassa.
A volte ha un box nella parte posteriore, un armadietto d'acciaio, per uno solo.
possono anche essere interamente a box: armadietti da una persona a sinistra e a destra, si chiudono come celle, il corridoietto e per il secondino."


pagina 525, primo capitolo ("Le navi dell'Arcipelago") della seconda parte ("Moto perpetuo").


NON è un cellulare sovietico però è utile per dare un'idea

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